INFORMAZIONI UTILI
QUANTO SANGUE VIENE PRELEVATO?
Il volume del prelievo di sangue è stabilito dal D.M. 15/01/1991 (art. 10) ed è
uguale a 450 millilitri più o meno il 10%. Tale quantitativo è stato determinato
in modo da garantire contemporaneamente sia una adeguata preparazione degli
emocomponenti (concentrati di globuli rossi, piastrine, unità di plasma) sia
l’assenza di complicanze per il donatore.
OGNI QUANTO TEMPO SI PUO DONARE?
La frequenza annua delle donazioni è ugualmente prevista dal medesimo D.M.
15/01/1991 (art. 11) e può essere di quattro volte l’anno con intervalli minimi
di tre mesi fra una donazione e l’altre. Scende a due volte soltanto per la
donna in età fertile. Ogni anno 100.000 persone continuano a vivere grazie alla
possibilità di effettuare trasfusioni di sangue. Ma diventare donatore significa
anche compiere una buona azione verso se stessi: i controlli clinici ai quali i
donatori vengono periodicamente sottoposti e le analisi effettuate in occasione
di ciascuna donazione aumentano sensibilmente la probabilità di diagnosi
precoce, in caso di malattia. La donazione di sangue è un atto volontario e
gratuito. La raccolta e la distribuzione del sangue sono di competenza dei
Centri trasfusionali.
QUANTO TEMPO OCCORRE PER REINTEGRARE IL SANGUE?
La quota liquida di sangue viene ricostituita nell’arco di poche ore, grazie a
meccanismi fisiologici di recupero che tendono a richiamare liquidi nel letto
vascolare; la quota corpuscolata (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine)
viene ricostituita in tempi variabili a seconda dell’elemento cellulare
considerato, ma, comunque sempre in pochi giorni.
ESISTE UN RISCHIO DI CONTRARRE INFEZIONI DONANDO IL SANGUE?
Assolutamente no, poiché il materiale impiegato per la donazione è totalmente
sterile e viene usato una sola volta.
COME SI DONA IL SANGUE?
Un medico (o un infermiere professionale sotto la responsabilità del medico)
effettua il prelievo dal donatore che nel frattempo è stato fatto distendere su
una apposita poltrona-lettino. Viene apposto un laccio emostatico su un braccio
e viene inserito l’ago in una vena, previa accurata disinfezione della cute; il
sangue defluisce spontaneamente sino a riempire una sacca di raccolta in cui
sono già contenuti un liquido anticoagulante e altre sostanze utili alla
conservazione ottimale del sangue. Prima che l’ago venga estratto, vengono
riempite alcune provette per l’esecuzione degli esami previsti dalla legge. Al
termine della donazione, il donatore viene invitato a rimanere disteso per
qualche minuto; quindi viene invitato a consumare una leggera colazione.
COME SI SVOLGE LA DONAZIONE?
Prima della donazione, è consentita l’assunzione di thè, caffè, latte, succhi di
frutta; a meno che non sia previsto, in occasione della donazione, anche il
prelievo di campioni di sangue per le analisi di controllo dello stato di salute
del donatore, in questo caso occorre il digiuno.
Il donatore viene invitato a leggere attentamente ed a compilare un modulo
informativo di consenso che verrà da lui firmato al momento del colloquio con il
medico.
COME COMPORTARSI DOPO LA DONAZIONE?
Durante la giornata della donazione.
Rimanere presso il centro prelievi il tempo
necessario a consumare i generi di ristoro, con particolare attenzione ad
assumere una buona quantità di liquidi (es. una bottiglietta di acqua da mezzo
litro nella mezz’ora successiva alla donazione).
Allontanarsi soltanto se non si avverte alcun disturbo, soprattutto stando in
piedi (es. vertigini, nausea); per qualunque sintomo, comparso dopo la
donazione, avvisare subito il personale sanitario.
Se pensate di non aver riferito, durante la visita medica, circostanze sul
vostro stato di salute o sullo stile di vita che avrebbero controindicato la
donazione dovete subito chiedere al medico, in via strettamente personale e
anche senza fornire spiegazioni, che la vostra sacca di sangue non venga usata a
scopo trasfusionale.
Evitare di sottoporvi a sforzi intensi e non praticare attività o hobby
rischiosi (es. guida di mezzi pubblici, lavoro su ponteggi, immersioni o sport
estremi, ecc.) per 24 ore.
Nei giorni successivi la donazione.
Telefonare immediatamente alla sede dell’Unità di Raccolta e chiedere di parlare
con un medico se:
-
nelle 48 ore successive alla donazione compaiono sintomi di infezione
(es. febbre, cistite, diarrea, ecc.) per evitare di trasmettere l’infezione
eventualmente già presente al momento della donazione;
-
accusate qualsiasi sintomo riconducibile alla donazione (es. ematoma,
dolore nella zona di prelievo, ecc.); la segnalazione è necessaria per prendere
eventuali provvedimenti utili a migliorare le procedure di prelievo
Telefono: +390116634225 – +390116395181
E-mail:
udr.fidas@fidasadsp.it
medici@fidasadsp.it
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